La regione centrale dello Stato di Veracruz,
in Messico, possiede una delle popolazioni arboree più straordinarie del Paese: il secolare bosco a galleria di «ahuehuetes», il Taxodium Mucronatum Ten, comunemente chiamato Montezuma baldcypress. È sul Rio Blanco, in territorio comunale di Ciudad Mendoza.
Ho ripetutamente percorso, per due anni, il fiume, documentando con attenzione e passione la rara e storica essenza arborea. Che convive con la città perché da essa è avvolta: diventa parte attiva ed integrante di quell’urbanizzazione che praticamente da sempre mette in relazione l’edificato con il corso d’acqua e, quindi, con gli alberi che lo costeggiano. È proprio in quest’area che si trova la popolazione più antica di «ahuehuetes». La singolare foresta è composta da circa ottocento esemplari mediamente stimabili dai 400 ai 500 anni di vita. Accompagnano il corso del Rio Blanco nel sinuoso ed altalenante percorso che attraversa e si insinua nella valle di Orizaba.
Potrebbe trattarsi un Eden terrestre, dove la natura domina e l’uomo, con una rispettosa antropizzazione del territorio, rispetta ogni preesistenza concedendo alla natura stessa il ruolo comprimario di una presenza autonoma ed autoctona.
Invece l’amara realtà mostra scenari diversi. L’inquinamento industriale rende purtroppo il Rio Blanco uno dei più contaminati spartiacque del paese, ciò tra l’indifferenza e il disinteresse generalizzato.
La situazione determina un grave squilibrio ambientale e condanna il contesto ad una progressiva decomposizione dell’ecosistema.
L’intervento fotografico compiuto rientra nell’opera di sensibilizzazione che da più parti cerca ormai di sollecitare interventi di rispetto e di conservazione capaci di restituire al contesto le caratteristiche di un tempo.
Proyecto Ahuehuetes