Cabinet de curiosités


Mirabilia:
naturalia e artificialia

I collezionisti, dal XVI secolo in poi, erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari ed intimistici, per le loro caratteristiche intrinseche ed estrinseche, disponendoli in apposite teche o addirittura dedicandovi locali ricogorosamengte riservati (Wunderkammer). Era un modo come un altro per trasformare in «propri», unicamente ed esclusivamente, oggetti della cultura popolare di rarissima e raffinatissima diffusione.

L’argomento è di grande interesse, a tal punto che mi piace riproporlo in chiave contemporanea tentando di trasformare le fotografie cinematiche, nelle quali viene racchiuso uno spaccato di vita, reale o surreale, in vere e proprie Wunderkammer contemporanee.
Non vi è una morale né uno scopo: solo il semplice gusto di rappresentare un momento, una storia od una scena.






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